Ellis Island (Nuovaiorca novecento)
Trenta lune riposano fra i nostri canti.
La polvere delle macerie cede il passo
alle nebbie di Ellis Island.
Le mani, calli e salsedine,
salutano i mostri di vetro e cemento,
pronte a dare respiro al sogno.
Anni rinchiusi fra spago e cartone:
le luci di Nuovaiorca baciano
le immagini di amori lontani.
Migliaia di sguardi sfiorano
scrutano accarezzano
scarpe rotte sorridenti.
Gesti e parole, diffidenti amici
che ci guidano lungo i chilometri
di ferro, fumi, odori ancora da percorrere,
mai certi dell’approdo.
La polvere delle macerie cede il passo
alle nebbie di Ellis Island.
Le mani, calli e salsedine,
salutano i mostri di vetro e cemento,
pronte a dare respiro al sogno.
le luci di Nuovaiorca baciano
le immagini di amori lontani.
Migliaia di sguardi sfiorano
scrutano accarezzano
scarpe rotte sorridenti.
Gesti e parole, diffidenti amici
che ci guidano lungo i chilometri
di ferro, fumi, odori ancora da percorrere,
mai certi dell’approdo.
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