Said Sayrafiezadeh, Edizioni Nottetempo, 2010
Vale veramente la pena di votare un'intera esistenza all'inseguimento di un ideale? Sacrificare affetti, sogni, ambizioni in nome di una causa ritenuta più alta e giusta? Il giovane Said ci conduce per mano attraverso le pieghe, talvolta irte di incongruenze ed esitazioni, di vite cannibalizzate dall'ideologia: a volte per scelta, come nel caso di Mahmoud, padre iraniano di Said, a volte per amore, come la madre, altre volte in modo del tutto passivo, come nel caso del protagonista del romanzo. Sayrafiezadeh ci offre, inoltre, un punto di vista privilegiato sul tema dell'ambigua multiculturalità a stelle e strisce, nonchè un'inedita fotografia di un periodo della storia americana, quello a cavallo fra '70 e '80 del secolo scorso, non abbastanza vicina da impedirci di cominciare a trarne un'impressione distaccata.
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