Libello agile che affronta, intrecciandoli, temi non banali.
L’elaborazione del lutto, il senso di solitudine che consegue ad una grave
perdita, ma soprattutto i social network come arma a doppio taglio: luogo di
evasione e di divertissement dalla durezza delle ansie “reali”, ma anche
potenziale incubo virtuale in cui è facile smarrirsi perdendo contatto con quel
po’ di umanità che ci rimane. Umanità che come suo solito la Mastrocola ci
restituisce, con garbo, eleganza ed un tocco di fantasia.
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