Un punto di vista estremamente scomodo. Le colpe di un carnefice non
pentito scandagliate dagli occhi e dalle orecchie di sua figlia, l’io narrante.
La struttura un filino contorta non impedisce alla narrazione di fluire e di
ammaliare. De Luca compie una mirabile opera di equilibrio, dipingendo la vita
di un uomo che continua a stare dalla parte sbagliata senza mai scadere nel
giudizio.
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