Un monumento alla parola. La
parola che affabula, la parola che inganna, la parola che accusa, la parola che
convince, la parola che ferisce, la parola che distrugge. La parola che ci
consente di conoscere, tramite la voce di suo fratello Murray, l’affascinante
ed inquieto Ira Ringold, alias Iron Rinn. La parola, infine, di cui si serve
l’ideologia per negare ciò che è altro da sé.
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