
Benni ci regala un’insolita carrellata di 25 frammenti esistenziali. Insolita perchè, elemento di discontinuità nella produzione dell’autore, le storie dei personaggi proposti sono tutte legate dal filo rosso della solitudine. Un tono malinconico, dunque, pervade la raccolta, sebbene non manchino momenti in cui le vicende dell’esercito di solitari spingono ad un sorriso. Unico neo (comune a tutti i libri di Benni): si ha la costante paura di arrivare troppo presto all’ultima pagina.
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